
Probabilmente ti sarà capitato di assistere a qualche fiera del settore, oppure li avrai visti in qualche negozio o in qualche documentario e sei rimasto stregato dal loro aspetto primitivo e selvaggio. Ti sarai sicuramente domandato se sia possibile tenerli in un appartamento e quanto difficile sia allevare questi animali primordiali.
Bene…hai già fatto il primo passo corretto per diventare un buon allevatore di rettili… quello di documentarti!
Il mondo dei rettili è molto vario e costituito da numerose specie differenti tra loro, tra le più comuni…quelle che sicuramente conoscerai anche tu, ci sono: pitoni, iguane, tartarughe e gechi.
In questa prima guida cercherò di introdurre le specie più semplici e robuste…quelle che erroneamente vengono definite come “rettili domestici”.
Partiamo proprio da questa definizione…non esistono rettili domestici, ma solo specie che meglio si adattano all’ambiente casalingo e ad essere maneggiate, ma tutte le specie devono essere mantenute con parametri ambientali adeguati.
Se stai pensando di acquistare un animale in grado di dimostrarti affetto e che obbedisce ai tuoi comandi beh…non comprare un rettile, orientati piuttosto su un mammifero.
Quello che deve spingerti all’acquisto è invece la curiosità di scoprire comportamenti, abitudini, caratteristiche fisiche, strategie difensive e riproduttive provenienti dagli arbori della vita sulla terra, che si tramandano di generazione in generazione fino ai giorni nostri facendoci scoprire parte di quel passato che sopravvive ancora intorno a noi.
A questo punto se non sono ancora riuscito a scoraggiarti possono esserci buone probabilità che tu voglia proprio un rettile e quindi credo sia giunto il momento di elencarti quelli più comuni e più adatti per un neofita.
Tra le specie di serpenti più comuni ci sono sicuramente il serpente del grano (nome scientifico: Pantherophis guttatus) ed il pitone reale o pitone palla (nome scientifico: Python regius) entrambe specie mansuete e che non hanno esigenze troppo complicate.
Il serpente del grano, è un colubride proveniente dal Nord America, di medie dimensioni, da adulto raggiunge circa i 120-150 cm di lunghezza. Le dimensioni contenute e l’indole pacifica di questo ofide, lo ha reso molto comune tra i terraristi e una tra le specie più adatta ai neofiti. A questo si può aggiungere che sono serpenti molto voraci e che difficilmente rifiutano di cibarsi.
Il pitone reale o pitone palla, è un pitone proveniente dall’Africa, anch’esso di dimensioni modeste (120-150cm), ma più tozzo della precedente specie. Questo serpente è molto mansueto e se spaventato, come dice il nome, si raggomitola a formare una palla, nascondendo la testa tra le sue spire.
Entrambe le specie sono di dimensione modesta, il loro allevamento non richiede attrezzature o spazi particolarmente complicati e si lasciano maneggiare con facilità, manifestando con difficoltà atteggiamenti aggressivi.
Il geco leopardino (nome scientifico: Eublepharis macularius) e il drago barbuto (nome scientifico: Pogona vitticeps) sono tra le specie di sauri più comuni ed apprezzate. La stragrande maggioranza degli appassionati di sauri ha iniziato ad allevare partendo proprio da almeno una di queste due specie, conosciutissime e molto semplici nella gestione sono sicuramente tra i rettili più consigliabili ad un neofita.
Il geco leopardino o geco leopardo è un geco notturno proveniente dall’Asia meridionale (Pakistan, India, Afghanistan, Iraq e Iran) terricolo e di dimensioni contenute, raggiunge con la coda i 25 cm di lunghezza. Il carattere docile e la semplicità di allevamento lo rendono molto adatto alla vita in cattività, mentre le innumerevoli colorazione e la buffa forma ne fanno un sauro apprezzato da tutti.
Se sei interessato leggi anche Scheda di allevamento del Geco Leopardino.
Il drago barbuto è sicuramente tra i sauri comuni, quello dall’aspetto più primitivo, che, come dice il nome, ricorda molto un drago. Questa specie, proveniente dalle zone aride dall’Australia, ha abitudini diurne ed è un animale che sopporta benissimo la vita in terrario lasciandosi maneggiare senza mostrare alcun segno di aggressività. La taglia che da adulto può arrivare fino ai 60 cm lo rendono però adatto solo a chi ha molto spazio da dedicargli. Scheda di allevamento del Drago Barbuto.
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